PIAZZA MANILA, VIA IMERA, VIA ALBALONGA: tre monumenti al fallimento del Piano Urbano Parcheggi

Il Coordinamento dei Comitati  NO PUP e Cittadinanzattiva Flaminio scrivono al Comune e al Municipio  chiedendo spiegazioni per i cantieri abbandonati

Piazza Manila light

Roma, 24 aprile 2013. E’ ormai dai primi di agosto del 2011 che in Piazza Manila, II municipio, parte del giardino pubblico è recintato a causa dei lavori preliminari  alla realizzazione di un parcheggio interrato: verde pubblico sottratto ai  cittadini del quartiere, ai bambini della adiacente scuola Guido Alessi e ai frequentatori del Tree bar, un chiosco/ristorante che accoglie ogni sera decine di clienti, a pochi metri dalla ormai precaria recinzione. Cittadinanzattiva Flaminio e i Comitati NO PUP hanno inviato una lettera chiedendo spiegazioni  agli uffici comunali e  soprattutto al II Municipio, che avrebbe dovuto chiedere da tempo  la rimozione del cantiere. Non si conoscono  i motivi di tanto ritardo, né se siano  stati regolarmente incassati i corrispettivi per l’occupazione di suolo pubblico. Ma si tratta  di una vicenda che si somma ai tanti altri cantieri aperti e abbandonati sparsi per tutta la città, a testimonianza che le modalità con cui finora (da vent’anni) sono stati portati avanti gli interventi del Piano Urbano Parcheggi, non funzionano.

A Via Imera, quartiere S.Giovanni, da mesi il cantiere del Pup  si è bloccato, dopo la realizzazione della palificata perimetrale, rischiando di fare la stessa fine dell’adiacente cantiere di Via Albalonga. Qui, da luglio del 2011  l’area, recintata pochi mesi prima, è stata abbandonata dalla ditta concessionaria,  diventando una discarica a cielo aperto, ricettacolo di ogni genere di sporcizia e infestato da insetti e roditori, mettendo a repentaglio la salute e la sicurezza degli abitanti e danneggiando le attività commerciali degli esercenti della via. Una vicenda che è finita con la revoca della concessione alla ditta inadempiente, ma che ancora non è arrivata al lieto fine, se si considera che la fideiussione a garanzia del Comune pare sfumata e che i 215 mila euro necessari al ripristino della strada saranno presi dalle casse comunali. E pur riconoscendo lo sforzo dell’amministrazione nel rispondere alle proteste dei cittadini, è evidente che si tratta di una  soluzione che non può essere generalizzata: è sempre più urgente  mettere in discussione tutto l’impianto normativo e i criteri fin qui seguiti del Piano Parcheggi comunale, a partire dalle garanzie per i cittadini e per la pubblica utilità. Modifiche che da anni i Comitati NO PUP propongono  all’amministrazione, con richieste stringenti e circostanziate, ma finora nessun cambiamento in questa direzione è stato introdotto. E la città continua ad essere punteggiata di cantieri abbandonati, con il  rischio  che sia per l’ennesima volta il Comune a mettere mano al portafoglio per restituire spazi  pubblici ai cittadini

scarica la lettera agli uffici comunali e municipali lettera Piazza Manila per sito

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3 risposte a PIAZZA MANILA, VIA IMERA, VIA ALBALONGA: tre monumenti al fallimento del Piano Urbano Parcheggi

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